Infissi antincendio: normativa, vetri speciali e prevenzione nei condomini milanesi

Ciao, sono Edoardo di Okna Milano! Se ti stai chiedendo come proteggere la tua casa o il tuo condominio dal rischio di incendi, sei nel posto giusto. In questo articolo parleremo di infissi antincendio, delle normative antincendio da conoscere, dei vetri speciali resistenti al fuoco e delle migliori misure di prevenzione incendi nei condomini milanesi. Il tema è fondamentale sia per chi sta arredando o ristrutturando casa, sia per i professionisti (come architetti) che operano su edifici a Milano e dintorni. L’obiettivo è aiutarti a capire come rendere più sicuro l’edificio in cui vivi o lavori, senza rinunciare all’estetica e alla funzionalità dei serramenti. Valuta quando è il momento giusto per sostituire un infisso: scopri i segnali e le soluzioni nell’articolo Quando cambiare gli infissi.
Cosa sono gli infissi antincendio e perché sono importanti
Con infissi antincendio si intendono finestre, porte e altri serramenti progettati per resistere al fuoco e al calore per un certo periodo di tempo, impedendo alle fiamme e ai fumi di propagarsi rapidamente da un ambiente all’altro. In pratica funzionano come una barriera passiva al fuoco: in caso di incendio mantengono la loro integrità strutturale e isolano gli ambienti, guadagnando tempo prezioso per evacuare le persone in sicurezza e limitare i danni.
L’importanza di questi infissi è duplice. Da un lato, aumentano la sicurezza degli occupanti – pensiamo alla protezione della famiglia in una casa o degli inquilini in un condominio. Dall’altro, sono spesso richiesti dalla normativa per certi edifici, specialmente quelli condominiali o pubblici, per rispettare standard di sicurezza antincendio. In una grande città come Milano, con molti palazzi abitativi e uffici, la prevenzione incendi è un tema sentito: casi di cronaca ci ricordano quanto velocemente possa propagarsi un incendio in facciata o tra piani se mancano adeguate compartimentazioni. Installare infissi certificati antincendio significa mettere in sicurezza il proprio immobile, proteggendo le persone e anche il valore dell’edificio (un eventuale incendio non contenuto può causare danni enormi).
Da un punto di vista tecnico, un infisso antincendio viene classificato in base alla sua resistenza al fuoco, tipicamente espressa in minuti (es. 30, 60, 90, 120 minuti) e con sigle come REI o EI (che approfondiremo a breve). Significa che, ad esempio, una porta REI 60 resiste almeno 60 minuti prima che l’incendio la oltrepassi. Questo tempo può fare la differenza tra un incendio circoscritto e uno che si estende senza controllo. Inoltre, oggi esistono anche vetrate antincendio trasparenti, che uniscono sicurezza e design: permettono di avere luce naturale e visibilità, ma allo stesso tempo fungono da barriera al fuoco per il tempo certificato.
Normativa antincendio per serramenti e condomini

Parliamo ora di normative. In Italia la sicurezza antincendio negli edifici è regolata da diverse leggi e aggiornamenti, con particolare attenzione ai condomini (edifici civili abitativi). Per quanto riguarda gli infissi e serramenti, le norme si concentrano soprattutto sulle porte tagliafuoco (porte resistenti al fuoco poste nelle vie di fuga, locali tecnici, vani scale, ecc.) e sugli elementi vetrati con resistenza al fuoco. Vediamo i punti principali:
Normativa di base (D.M. 1987 n.246): Già dal 1987 una norma di riferimento (D.M. 16/05/1987 n. 246) fissava i criteri di sicurezza antincendi per gli edifici civili con altezza antincendio superiore a 12 metri. In pratica nei palazzi più alti di 12 m (circa 4 piani) scatta l’obbligo di misure antincendio dedicate; sopra i 24 m le prescrizioni si fanno ancora più stringenti (richiedendo, ad esempio, progettazioni che garantiscano una rapida evacuazione in caso d’emergenza). Inoltre, un precedente Decreto del 1 febbraio 1986 indicava regole specifiche per alcune situazioni nei condomini: ad esempio porte tagliafuoco REI 120 obbligatorie nel locale caldaia condominiale (se la caldaia supera 35 kW), porte tagliafuoco almeno REI 60 sulle scale e ascensori per edifici fino a 8 piani, salendo a REI 90 per edifici fino a 54 m di altezza e REI 120 per grattacieli oltre i 54 m. Questo per assicurare che vani scala, ascensori e locali critici rimangano compartimentati in caso d’incendio, evitando che il fuoco si diffonda velocemente tra i piani.
Nuove norme per i condomini (D.M. 25/01/2019): Recentemente la normativa si è evoluta con il D.M. 25 gennaio 2019 (entrato pienamente in vigore nel 2021-2022, dopo varie proroghe). Questo decreto ha aggiornato le regole antincendio per i condomini, introducendo un approccio graduato in base all’altezza dell’edificio. In sostanza, più un palazzo è alto, più misure di prevenzione e protezione antincendio vengono richieste. Ecco un breve riepilogo delle prescrizioni antincendio per i condomini in base all’altezza (misurata dal livello stradale al piano più alto abitabile):
Edifici fino a 12 metri
Non sono previsti obblighi antincendio specifici oltre alle normali regole edilizie e di sicurezza generali. Ciò significa che per piccole palazzine (2-3 piani) non è obbligatorio, ad esempio, avere porte REI o impianti aggiuntivi, se non quelli normalmente richiesti (es. impianti a norma, rilevatori gas se in centrale termica, ecc.).
Edifici da 12 a 24 metri
Obbligo di dotare il condominio di misure base di protezione, come estintori, segnaletica di sicurezza e vie di fuga ben segnalate. In pratica, in palazzi di 4-7 piani bisogna predisporre estintori portatili nelle aree comuni (ad esempio pianerottoli o garage), cartelli con le istruzioni di emergenza e assicurarsi che le uscite di emergenza (es. portoncini, scale) siano sempre libere e indicate da cartelli luminosi.
Edifici da 12 a 24 metri
Obbligo di dotare il condominio di misure base di protezione, come estintori, segnaletica di sicurezza e vie di fuga ben segnalate. In pratica, in palazzi di 4-7 piani bisogna predisporre estintori portatili nelle aree comuni (ad esempio pianerottoli o garage), cartelli con le istruzioni di emergenza e assicurarsi che le uscite di emergenza (es. portoncini, scale) siano sempre libere e indicate da cartelli luminosi.
Edifici da 24 a 54 metri
Oltre alle misure precedenti, è richiesto un vero e proprio piano di evacuazione ed emergenza, da esporre in bacheca e comunicare ai condomini. Inoltre vanno effettuate la valutazione del rischio incendio da parte di tecnici qualificati e, per edifici verso il limite superiore di questa fascia, potrebbero rendersi necessari sistemi di allarme manuale. Siamo indicativamente in palazzi di 8 fino a circa 15 piani.
Edifici oltre 54 metri
Rientrano i grandi condomini o grattacieli residenziali. Qui servono misure molto rigorose, ad esempio sistemi automatici di rivelazione incendi, allarmi acustici-luminosi su ogni piano e impianti di spegnimento come sprinkler centralizzati. In sostanza l’edificio deve essere dotato di un sistema antincendio completo come quello di un edificio pubblico: sensori di fumo collegati, eventuali pompe antincendio, luci di emergenza, e così via. Inoltre in edifici così alti le porte tagliafuoco di compartimentazione (es. su ogni livello delle scale) devono avere resistenza molto elevata (EI 120 o anche superiore).
Oltre alle misure strutturali sugli infissi e impianti, le norme impongono anche obblighi di gestione della sicurezza. Ad esempio, l’amministratore di condominio deve predisporre e aggiornare il piano di emergenza (per edifici sopra 12 m), effettuare o far effettuare verifiche periodiche su porte tagliafuoco, estintori e impianti, e mantenere informati i condomini sulle procedure da seguire. Dal canto loro, tutti i condomini hanno il dovere di collaborare alla sicurezza: ad esempio non ostruire le vie di fuga (niente ingombri in corridoi e scale!), non manomettere dispositivi antincendio, e segnalare immediatamente situazioni di pericolo.
In sintesi, la normativa antincendio per condomini a Milano e in Italia è molto chiara: compartimentazione, vie di fuga sicure, impianti antincendio funzionanti e manutenzioni regolari. E gli infissi antincendio – porte e finestre resistenti al fuoco – sono elementi chiave di questa strategia, perché realizzano in concreto la compartimentazione tra le varie zone di un edificio. Chi non si adegua può incorrere in sanzioni civili e penali, oltre a mettere a rischio la sicurezza altrui.
Vetri speciali antincendio: come funzionano e dove usarli

Uno degli sviluppi più interessanti nel campo degli infissi antincendio è la disponibilità di vetri resistenti al fuoco. In passato, l’idea di una parete vetrata antincendio sembrava un controsenso (il vetro normale esplode in pochi minuti in un incendio). Oggi invece, grazie a vetri speciali stratificati, è possibile realizzare porte vetrate tagliafuoco, finestre antincendio o pareti divisorie vetrate che rispettano le classi di resistenza al fuoco. Vediamo meglio di cosa si tratta:
I vetri antincendio sono vetri stratificati composti da più lastre di vetro intervallate da strati trasparenti intumescenti (speciali resine o gel). In caso d’incendio, questi intercalari reagiscono al calore gonfiandosi e diventando opachi e isolanti, impedendo il passaggio di calore e fiamme. In pratica, sotto l’effetto di temperature elevate (circa 120 °C e oltre), il vetro si “trasforma”: si opacizza, si irrigidisce e crea uno schermo termico. Il primo vetro verso il fuoco può anche creparsi, ma gli strati interni intumescenti si espandono e tengono tutto al suo posto, mantenendo la barriera. Questo tipo di vetro è definito EI proprio perché garantisce E = tenuta (ermeticità ai fumi e fiamme) e I = isolamento termico per un certo periodo. Ad esempio, un vetro classificato EI 60 resiste 60 minuti con tenuta e isolamento termico. Esistono anche vetri di classe solo E o EW (che contengono fiamme e fumo ma limitano solo parzialmente il calore irradiato), ma nelle applicazioni più rigorose in condominio si usano i tipi EI1/EI2 a seconda dei requisiti.
Dal punto di vista prestazionale, questi vetri speciali possono raggiungere livelli notevoli: alcune vetrate certificate resistono al fuoco fino a 120 minuti mantenendo stabilità, tenuta e isolamento, senza permettere al calore di propagarsi. Considera che 120 minuti (2 ore) è un tempo molto lungo in una situazione di incendio – sufficiente perché i Vigili del Fuoco intervengano e mettano sotto controllo le fiamme nella maggior parte dei casi. Ovviamente esistono anche vetri antincendio da 30, 60 o 90 minuti, e la scelta dipende dall’applicazione: per una porta di compartimento in un piccolo edificio può bastare 30-60 minuti, per una parete vetrata in un edificio molto alto magari si richiede 90-120 minuti. La normativa nazionale di riferimento (DM 2007 e UNI EN 13501-2) specifica quale classe utilizzare in ogni situazione, e in genere il professionista antincendio (ingegnere o tecnico abilitato) indicherà nel progetto se servono elementi EI 30, 60, 90 o 120.
Materiali e telai
Un infisso antincendio non è fatto solo di vetro. Anche il telaio conta. I materiali più utilizzati per serramenti antincendio sono il metallo, in particolare acciaio o alluminio specifico a taglio termico, perché devono resistere alle alte temperature senza deformarsi. L’acciaio in particolare ha una resistenza meccanica elevata al calore ed è ideale per telai di porte e finestre tagliafuoco (non a caso si costruiscono in acciaio anche molti serramenti in acciaio di sicurezza). L’alluminio può essere usato in sistemi antincendio certificati, spesso con inserti isolanti speciali, ma tende a perdere resistenza prima dell’acciaio se non progettato adeguatamente. Il legno e il PVC, materiali usati per infissi normali, sono meno adatti in contesti antincendio: il legno massiccio ha una sua resistenza al fuoco (brucia lentamente se di grosso spessore), ma difficilmente una finestra in legno sottile può essere certificata oltre una decina di minuti; il PVC fonde a circa 150°C, quindi i profili in PVC non resistono e non vengono impiegati per infissi tagliafuoco. Dunque, la maggior parte degli infissi antincendio sul mercato sono in metallo, con vetri stratificati speciali o pannelli coibentati.
Esempi di applicazione

Dove troviamo questi vetri e serramenti antincendio? In molti contesti, anche residenziali.
Ad esempio: le porte tagliafuoco vetrate vengono spesso installate negli alberghi moderni o negli uffici, perché coniugano estetica e sicurezza (il vetro permette di vedere attraverso la porta anche se è chiusa, dando ampiezza visiva agli ambienti). In un condominio, potremmo avere porte tagliafuoco vetrate nelle zone comuni come ingresso dal garage al vano scala, oppure nel caso di pareti divisorie in vetro tra androne e scala che siano anche filtro antincendio.
Un altro uso è nelle scale antincendio esterne: a volte le finestre che danno su cavedi o intercapedini fra edifici devono essere antincendio se la distanza è piccola, per evitare propagazione tra fabbricati – in questi casi si possono installare finestre fisse in vetro EI. Anche le facciate continue in vetro dei palazzi più moderni possono essere certificate antincendio in parte (ad esempio, esistono sistemi di facciata in alluminio-vetro EI 30 per edifici che lo richiedono). Sono prodotti altamente tecnologici e costosi, è vero, ma permettono soluzioni architettoniche altrimenti impossibili rispettando la normativa.
Da notare che i vetri antincendio, quando reagiscono al fuoco, diventano opachi. Dunque, durante un incendio non rimangono trasparenti (per motivi di sicurezza: l’opacizzazione serve anche a fermare il calore radiante). In condizioni normali però sono vetri del tutto simili a quelli tradizionali: trasparenti, luminosi e sicuri.
Possono essere temperati e stratificati per garantire anche la sicurezza anti-infortuni e antieffrazione (un vetro antincendio di solito è anche molto robusto all’urto).
Per chi desidera infissi antincendio dall’estetica gradevole, oggi esistono quindi soluzioni vetrate che evitano l’effetto “porta blindata pesante”: ottimo ad esempio in contesti dove si vuole mantenere un design moderno e aperto, senza rinunciare alla compartimentazione al fuoco.
Presso Okna Milano forniamo vetri per finestre di ogni tipo, inclusi vetri di sicurezza e (su richiesta) vetri antincendio certificati, integrabili nei nostri serramenti in acciaio o alluminio.
Prevenzione incendi nei condomini milanesi: consigli pratici

Oltre ad installare infissi a prova di fuoco, è importante adottare comportamenti e misure di prevenzione incendi nella vita di tutti i giorni, specialmente in un condominio. Milano è una città con molti edifici residenziali multi-piano, alcuni storici e altri moderni; in ogni caso la prevenzione parte dalle piccole cose quotidiane e da una corretta gestione degli spazi comuni.
Ecco alcuni consigli pratici con un tono da amico esperto:
Vie di fuga sempre libere
Sembra banale, ma assicurarsi che corridoi, pianerottoli e scale non siano ingombrati è fondamentale. Niente biciclette, passeggini, mobili o spazzatura sulle scale antincendio o davanti alle porte di uscita. In caso di emergenza, ogni secondo conta e gli ostacoli possono diventare trappole. (Ricorda: questo non è solo buon senso, è anche un obbligo di legge per i condomini!).
Occhio ai materiali infiammabili nelle cantine e nei box
Spesso gli incendi nei condomini partono da depositi al piano interrato o garage. Evita di accumulare troppo materiale combustibile nei locali cantina; se hai un box auto, non tenere grosse taniche di carburante o solventi infiammabili. Nel locale pattumiera condominiale, segui le regole (niente batterie al litio nei bidoni comuni, vanno smaltite a parte, ecc.). Mantenere ordine e pulizia riduce la probabilità che un piccolo focolaio diventi un incendio esteso.
Impianti a norma e manutenzioni regolari
Un’elevata percentuale di incendi domestici è causata da impianti elettrici difettosi o da apparecchiature lasciate in avaria. Assicurati che l’impianto elettrico condominiale sia certificato e che salvavita e interruttori differenziali funzionino correttamente. Lo stesso vale per la caldaia centralizzata: la centrale termica va manutenzionata e dotata di dispositivi di sicurezza (valvole blocco gas, rilevatori fughe, ecc.). Per consigli pratici su come mantenere in perfetta forma gli infissi in legno, PVC e alluminio, leggi la guida avanzata su Manutenzione degli infissi. Una curiosità: nelle autorimesse condominiali di nuova costruzione a Milano ora si installano spesso sensori per rilevare precocemente accumuli di fumo, collegati a sirene. La tecnologia aiuta molto nella prevenzione!
Dispositivi antincendio condominiali
Verifica che nel tuo condominio ci siano gli strumenti antincendio previsti. In molti casi la legge impone gli estintori nelle parti comuni soltanto oltre un certo numero di piani (edifici sopra 24 m), ma personalmente consiglio di averne almeno uno per piano o quantomeno ai piani garage e androne, anche se non obbligatorio. Un estintore da 6 kg a polvere o CO₂, posizionato in zona comune e revisionato periodicamente, è una prima linea di difesa utilizzabile subito dai residenti se scoppia un principio d’incendio (sempre dopo aver chiamato i soccorsi!). Allo stesso modo, illuminazione di emergenza nelle scale e segnalatori di uscita dovrebbero sempre essere funzionanti.
Formazione e consapevolezza
Può essere utile proporre in assemblea condominiale un piccolo briefing annuale sulla sicurezza antincendio. Ad esempio, spiegare dove sono gli interruttori generali di elettricità e gas da chiudere in emergenza, fare un ripasso su come usare un estintore, ricordare a tutti di non usare mai l’ascensore in caso d’incendio, ecc. Anche semplici avvisi in bacheca con le istruzioni di evacuazione e i numeri di emergenza possono salvare vite. A Milano, i Vigili del Fuoco organizzano a volte incontri nei quartieri proprio su questi temi: partecipare può essere molto istruttivo.
Un’ultima raccomandazione per la prevenzione
La manutenzione delle porte antincendio esistenti. Se il tuo condominio ha porte REI nei locali comuni (es. porta del vano scale o porta del locale rifiuti), verifica che siano sempre in buono stato: devono chiudersi bene, le guarnizioni intumescenti sul telaio devono essere integre e le cerniere funzionanti. La normativa prevede controlli almeno semestrali di queste porte da parte di personale qualificato. Quindi chiedi all’amministratore se è già attivo un contratto di manutenzione: in caso contrario, suggerisci di attivarlo, fa parte delle sue responsabilità di legge. Una porta tagliafuoco bloccata aperta, o che non si chiude perché deformata, non serve a nulla e mette a repentaglio la sicurezza di tutti.
In generale, la prevenzione incendi in un condominio milanese richiede una combinazione di buone abitudini da parte di tutti e di dispositivi adeguati installati. Seguendo queste indicazioni, si riduce enormemente il rischio di incidenti gravi. E ricorda: anche il miglior infisso antincendio conta poco se qualcuno, per negligenza, lascia aperta la porta tagliafuoco o accumula materiale facilmente infiammabile dove non dovrebbe. Sicurezza significa collaborazione.
La sicurezza non riguarda solo il rischio incendi: infissi antincendio e finestre antieffrazione possono convivere, offrendo una protezione completa per la tua casa. Scopri di più nell’articolo Finestre antieffrazione: come rendere la casa più sicura.
Soluzioni Okna per la sicurezza antincendio

In Okna Milano siamo molto attenti al tema della sicurezza, anche sul fronte incendi. Il nostro obiettivo è unire protezione, estetica ed efficienza nei serramenti. Per i clienti di Milano e hinterland offriamo consulenza personalizzata sulla scelta di infissi che, oltre a isolare da freddo e rumore, offrano anche caratteristiche di resistenza al fuoco quando necessario.
Attualmente, nel nostro catalogo prodotti troverai serramenti in materiali altamente prestanti come alluminio e acciaio, che possono essere utilizzati anche per applicazioni antincendio. In particolare, collaboriamo con fornitori specializzati per proporre porte tagliafuoco (Proposta) e infissi vetrati certificati EI, adatti sia ad abitazioni private che a edifici pubblici. Queste soluzioni sono pensate per integrarsi negli ambienti senza risultare invasive: ad esempio, possiamo installare una porta REI vetrata all’ingresso del tuo ufficio o del tuo condominio, che in condizioni normali sembra una comune porta elegante, ma in caso di incendio offre la protezione certificata. Oppure, se stai ristrutturando casa e hai una caldaia interna in locale tecnico, possiamo consigliarti una porta REI 60 discreta e in linea con lo stile della casa.
Naturalmente, ogni progetto va studiato a sé. Il nostro team può supportare architetti e progettisti nel calcolo delle compartimentazioni antincendio e nella scelta di infissi conformi alle norme, fornendo tutta la documentazione necessaria sulle certificazioni REI/EI. Allo stesso tempo, guidiamo i privati nelle decisioni su dove ha senso investire in un infisso antincendio (e dove magari non è strettamente necessario). Empatia e competenza sono i valori con cui Edoardo e tutto lo staff di Okna assistono i clienti: capiamo le tue preoccupazioni per la sicurezza della famiglia e traduciamo le normative complesse in soluzioni concrete e accessibili.
Vuoi un esempio concreto? Immagina di dover sostituire la porta del tuo locale cantina dove ci sono contatori e materiali vari: potresti optare per una porta antincendio REI 90, così da isolare quell’ambiente in caso di problemi. Oppure stai progettando una villa su 3 piani: potremmo suggerirti di installare una porta EI 30 tra garage e abitazione. Ogni situazione ha la sua risposta ottimale.
Da parte nostra, garantiamo prodotti omologati e installati a regola d’arte: i nostri posatori sanno bene che una posa corretta è essenziale perché un infisso antincendio funzioni (va sigillato con materiali adatti, fissato solidamente, ecc.). Inoltre, offriamo assistenza post-vendita per le verifiche periodiche e la manutenzione degli infissi speciali, tramite partner qualificati.
Richiedi un preventivo
Se stai pensando di migliorare la sicurezza antincendio del tuo immobile o hai bisogno di infissi antincendio su misura, non esitare a contattarci. Puoi richiedere un preventivo gratuito direttamente dal nostro sito oppure passare a trovarci in showroom per vedere da vicino alcuni esempi di porte e vetri antincendio. Edoardo e il team di Okna Milano saranno felici di ascoltare le tue esigenze e proporti le soluzioni migliori, con la trasparenza e l’attenzione che dedichiamo da anni a ogni progetto.
Ricorda: investire in sicurezza significa proteggere ciò che hai di più caro. Con gli infissi giusti e i consigli di esperti, puoi dormire sonni più tranquilli sapendo di aver prevenuto il peggio. Noi di Okna siamo qui per aiutarti, con empatia e professionalità, a rendere la tua casa (o i tuoi progetti) sicuri e a norma, senza compromessi sul comfort e sul design.
FAQ – Domande frequenti sugli infissi antincendio
Qual è la differenza tra REI e EI nelle classi di resistenza al fuoco?
La sigla REI era tradizionalmente usata in Italia per indicare la resistenza al fuoco degli elementi (R = stabilità, E = tenuta, I = isolamento termico). Oggi, con l’armonizzazione europea, si usa più spesso EI (si sottintende la R per gli elementi non portanti). In pratica, per porte e finestre antincendio si considerano principalmente E ed I, ovvero la capacità di un serramento di resistere alle fiamme (E) e bloccare il calore (I) per un certo numero di minuti. Ad esempio, REI 60 ed EI 60 in molti casi sono equivalenti. La normativa attuale indica le classi come E, EI1 o EI2 seguite dai minuti. In un contesto comune (porte, vetrate), quando diciamo “porta EI 60” intendiamo una porta che tiene fuoco e fumo e isola dal calore per 60 minuti. Se l’elemento dovesse anche essere portante strutturalmente, avrebbe una classificazione con R (ma non è il caso di infissi e porte, che non sostengono carichi dell’edificio).
In un condominio è obbligatorio installare porte o infissi antincendio?
Dipende dai casi. La normativa antincendio obbliga ad installare porte tagliafuoco in determinati punti critici dell’edificio: ad esempio, la porta del locale caldaia condominiale deve essere REI 120 se la caldaia è oltre 35 kW; le porte che separano garage o cantine dalle scale devono essere antincendio; negli edifici alti (sopra i 4-5 piani) le porte lungo le vie di fuga ai piani devono avere una certa resistenza al fuoco (solitamente REI 30 o 60 in base all’altezza). Non c’è invece un obbligo di avere finestre antincendio nelle singole abitazioni, a meno che qualche finestra dia su spazi molto ristretti verso altri edifici (questioni di distanze antincendio) o facciate particolari. In generale, in un classico condominio milanese l’utente privato non è tenuto a mettere finestre antincendio in casa propria; sono più rilevanti le porte antincendio nelle parti comuni. Detto questo, migliorare la resistenza al fuoco di certi elementi (es. porte d’ingresso blindate con coibentazione antincendio, vetri stratificati nei lucernari) può aumentare la sicurezza globale. Conviene sempre verificare con un tecnico antincendio quali obblighi specifici si applicano al proprio stabile.
Che manutenzione richiedono gli infissi antincendio?
Gli infissi antincendio devono essere manutenuti periodicamente da personale qualificato. La frequenza tipica prevista è ogni 6 mesi per le porte tagliafuoco: un tecnico abilitato controllerà lo stato delle cerniere, delle serrature, delle guarnizioni intumescenti e dell’autochiusura, certificando l’intervento. Anche gli eventuali chiudiporta vanno tarati perché la porta si chiuda sempre completamente. Per gli elementi vetrati, la manutenzione consiste nel verificare l’integrità del vetro (assenza di crepe) e del telaio. È importante non verniciare o coprire con materiali non idonei le parti intumescenti (come le guarnizioni o i pannelli di rivestimento delle porte tagliafuoco) perché potrebbero non funzionare correttamente al bisogno. In caso di urto o danno a un infisso antincendio, va subito riparato o sostituito con uno di pari certificazione. Il consiglio è di stipulare un contratto di manutenzione con una ditta specializzata che si occupi di questi controlli periodici, così da non dimenticarli. Con la giusta cura, le porte e i serramenti antincendio dureranno a lungo mantenendo le loro fondamentali proprietà di sicurezza.